La natura ama nascondersi
Eraclito
Eraclito
Quando, da bravi studenti, seguite il vostro corso di Neurobiologia, sembra tutto semplice e ordinato. Ecco alcuni esempi di quello che imparate subito, tutti contenti di poter attribuire nomi, regole e categorie alla Natura (proprio come sta scritto qui):
1. Il cervello ha un 10% di neuroni e il resto sono cellule di supporto, chiamate Cellule della Glia. Ce ne sono di vari tipi, ma essenzialmente nutrono i neuroni, eliminano corpi estranei e il loro unico contributo alle funzioni cerebrali consiste nel rivestire la membrana dei neuroni con un isolante (mielina).
2. Di neuroni ne muoiono parecchi al giorno, ma non ne nasce nessuno: il tessuto cerebrale é infatti privo di cellule staminali.
3. Ogni neurone produce un solo neurotrasmettitore, sebbene sia in grado di interpretare piú segnali.
4. All'interno del neurone l'unica parte di cui preoccuparsi é l'assone, quella lunga propaggine che finisce su un altro neurone. É qui, infatti, che parte l'impulso elettrico.
5. Alla fine dell'assone si trovano le sinapsi, che si occupano di tradurre l'eccitazione di un neurone in un codice chimico. In questo modo altri neuroni possono "leggere" il messaggio e regolarsi di conseguenza.
6. Il messaggio sinaptico viene inviato solo ai neuroni contattati tramite sinapsi.
Ebbene, tutte queste regolette si sono dimostrate false. Qui potete trovare l'ultima violazione del primo principio esposto: le cellule della glia fanno molto di piú di quanto si credesse!
Nascono nuovi neuroni non solo nell'epitelio olfattivo, ma anche nell'ippocampo, e il fenomeno é importante per la memoria (o meglio per l'oblio, magari ne riparleremo).
I neuroni possono produrre, a volte nella stessi sinapsi, piú neurotrasmettitori (uno é in genere un neuromodulatore, cioé ha un effetto piú debole ma piú generale).
Non solo l'assone, ma anche i dendriti e il soma (la parte dove si trova il nucleo) emettono potenziali d'azione.
Le sinapsi chimiche sono le piú diffuse, ma é emerso di recente che quelle elettriche sono molto piú comuni di quanto si credesse e possono essere responsabili dell'attivitá sincrona di grandi popolazioni di neuroni.
Infine, le sostanze rilasciate in una sinapsi possono diffondere e influenzare altri neuroni.
Insomma, un vero casino!
1. Il cervello ha un 10% di neuroni e il resto sono cellule di supporto, chiamate Cellule della Glia. Ce ne sono di vari tipi, ma essenzialmente nutrono i neuroni, eliminano corpi estranei e il loro unico contributo alle funzioni cerebrali consiste nel rivestire la membrana dei neuroni con un isolante (mielina).
2. Di neuroni ne muoiono parecchi al giorno, ma non ne nasce nessuno: il tessuto cerebrale é infatti privo di cellule staminali.
3. Ogni neurone produce un solo neurotrasmettitore, sebbene sia in grado di interpretare piú segnali.
4. All'interno del neurone l'unica parte di cui preoccuparsi é l'assone, quella lunga propaggine che finisce su un altro neurone. É qui, infatti, che parte l'impulso elettrico.
5. Alla fine dell'assone si trovano le sinapsi, che si occupano di tradurre l'eccitazione di un neurone in un codice chimico. In questo modo altri neuroni possono "leggere" il messaggio e regolarsi di conseguenza.
6. Il messaggio sinaptico viene inviato solo ai neuroni contattati tramite sinapsi.
Ebbene, tutte queste regolette si sono dimostrate false. Qui potete trovare l'ultima violazione del primo principio esposto: le cellule della glia fanno molto di piú di quanto si credesse!
Nascono nuovi neuroni non solo nell'epitelio olfattivo, ma anche nell'ippocampo, e il fenomeno é importante per la memoria (o meglio per l'oblio, magari ne riparleremo).
I neuroni possono produrre, a volte nella stessi sinapsi, piú neurotrasmettitori (uno é in genere un neuromodulatore, cioé ha un effetto piú debole ma piú generale).
Non solo l'assone, ma anche i dendriti e il soma (la parte dove si trova il nucleo) emettono potenziali d'azione.
Le sinapsi chimiche sono le piú diffuse, ma é emerso di recente che quelle elettriche sono molto piú comuni di quanto si credesse e possono essere responsabili dell'attivitá sincrona di grandi popolazioni di neuroni.
Infine, le sostanze rilasciate in una sinapsi possono diffondere e influenzare altri neuroni.
Insomma, un vero casino!
6 commenti:
E si può facilmente continuare, con la lista delle regole false.
La cosa affascinante è che ognuna di queste violazioni ha come effetto quello di dover dare un nome all'eccezione dalla regola, cercando di creare casistiche per le eccezioni.
Ovviamente queste casistiche contengono a loro volta delle eccezioni creando una spirale di denominazioni....
ma la regola piú fenomenalmente falsa l'ho segnalata a lap(l)aciano qualche tempo fa in una mail: quando l'hanno scorso hanno creato dei topi modificati geneticamente per impedire lo sviluppo di sinapsi, si sono accorti che i topi funzionavano comunque. dovrebbe essere la prova definitiva del fatto che le cellule possano interagire anche *solo elettricamente* a distanza.
la questione è capire se è un sistema di sicurezza che si attiva quando quello chimico-sinaptico principale non funziona, o se invece si occupa addirittura di compiti comunicativi diversi da quelli delle sinapsi.
ciao delio,
evidentemente mi è sfuggita questa segnalazione! mi mandi un link all'articolo? (che dobbiamo rispolverare il nostro cavallo di battaglia efaptico?)
Lievemente off-topic: qui un'altro problema di classificazione...
Lap(l)aciano, che ne dici di un post sulla trasmissione efaptica? Ho letto poco a riguardo, ma quello che non capisco é: se un assone attivo influenza per induzione quelli vicini (é di questo che parliamo?!), questo mi pare piú assimilabile a "rumore" che a "segnale". Per esempio, nel sistema sensoriale questo limiterebbe l'inibizione laterale.
Si può fare, lasciami qualche giorno...
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