Questa domanda ha molteplici risposte. Una delle più valide la si ritrova all'inizio del terzo articolo del codice deontologico degli psicologi italiani:
"Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità.
In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace."
Il suo campo d'azione d'elezione non è quindi quello della patologia, dei disturbi, bensì quello dei processi normali. Uno psicologo può interessarsi ad esempio di come si sviluppino il linguaggio, o le capacità di lettura o la memoria, e studiare quindi successivamente tecniche specifiche che ci aiutino nello svolgimento di questi compiti. Egli si occupa quindi dapprima della comprensione dei processi di volta in volta oggetto di studio, e successivamente del loro miglioramento. E' a lui che spetta la scelta del suo specifico oggetto di studio e delle tecniche che impiega per studiarlo, così come la responsabilità dell'affidabilità del suo lavoro e dei suoi risultati.
Che poi siano psicologi dello sport, del lavoro, dell'età evolutiva, o quant'altro, è questo il motivo per cui è sempre più che giusto chiedere loro "sì, d'accordo, uno psicologo, ma lei cosa fa?"
"Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità.
In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace."
Il suo campo d'azione d'elezione non è quindi quello della patologia, dei disturbi, bensì quello dei processi normali. Uno psicologo può interessarsi ad esempio di come si sviluppino il linguaggio, o le capacità di lettura o la memoria, e studiare quindi successivamente tecniche specifiche che ci aiutino nello svolgimento di questi compiti. Egli si occupa quindi dapprima della comprensione dei processi di volta in volta oggetto di studio, e successivamente del loro miglioramento. E' a lui che spetta la scelta del suo specifico oggetto di studio e delle tecniche che impiega per studiarlo, così come la responsabilità dell'affidabilità del suo lavoro e dei suoi risultati.
Che poi siano psicologi dello sport, del lavoro, dell'età evolutiva, o quant'altro, è questo il motivo per cui è sempre più che giusto chiedere loro "sì, d'accordo, uno psicologo, ma lei cosa fa?"
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